L’Erbario della profumatissima fenditura è composto unicamente da petali di rosa, lavorati prima dell’essiccamento, quando il petalo è fragile e ancora sprigiona il profumo di cui era avvolto.

Come anche l’Erbario della caduta nell’opposto (clicca qui) è un omaggio al lavoro di Persefone (clicca qui) ma con un movimento diverso rispetto al precedente: se quello era un movimento in discesa, di rientro in una ciclicità dell’autunno e dell’inverno, questo invece è il movimento del desiderio che erompe con la sua grazia nella vitalità della primavera e dell’estate, emersione attraverso un tempo che nasce verso l’alto

Questo lavoro, che fa parte dei Tempari della nostalgia (clicca qui), è come questo, un lavoro di congiunzione e di passaggio dalla mitologia al misticismo e che apre l’artista al suo interesse per la Vulva Christi (clicca qui), dove proprio la fenditura del costato di Cristo viene verticalizzava e resa generativa, un’immagine dal forte impatto carnale e corporale, oltre al fatto che porta con se un processo trasformativo dalla ferita alla generazione spirituale.